Un film documentario, una mostra, un libro e adesso un’installazione. I fiori di Monte Inferno sono l’ultimo atto di un progetto multidisciplinare con il quale ho voluto portare alla luce la bellezza invisibile di un luogo difficile e complesso: la discarica di Borgo Montello, in provincia di Latina.
L’installazione è stata esposta il 15 e 16 maggio presso il WeGil, in Largo Ascianghi 5, a Roma.
Produzione Fondazione Ecosistemi.
Monte Inferno è un progetto nato nel 2013 per essere una bonifica creativa. Della bonifica vera è propria se n’è parlato per anni, ma non è mai avvenuta e in ogni caso i suoi effetti sarebbero stati talmente in là nel tempo che nessuna delle persone del luogo potrebbe trarne vantaggio. Probabilmente neanche i loro figli. Per attuare la bonifica ho attinto ai linguaggi a me più affini come l’immaginazione, le parole, i suoni. Una strumentazione molto personale, lontana dal consueto racconto che descrive i luoghi interessati dalle discariche.
Le immagini dei fiori sono del 2019, poco prima che fossero abbandonate le serre nelle quali venivano coltivati. Serre situate a poca distanza dalla discarica. Ogni fiore ha la sua storia scritta da Francesca, Marco, Martina, Lorenzo, Stefano e Daniele Giorgi.
Nel 2016 c’è stata la chiusura della discarica.
Il sito del progetto: Monte Inferno