Ci sono tre parole per definire la tua casa?
Luminosa, disordinata, impegnativa (come me!)
Ti rifai sempre il letto?
Controvoglia e male, ma sempre.
Cosa osservi dalla finestra?
Le piante che dovrei sistemare e invece spio i vicini.
Chi non inviteresti mai?
Possono venire tutti, tranne quelli della Folletto. Odio pulire, se vogliono vendermi un aspirapolvere devono venire loro a passarlo per tutta casa.
Cosa noti nelle case degli altri?
Se hanno librerie piene di libri, cucine super accessoriate e carta igienica nel bagno…
Hai un nascondiglio segreto?
Il terrazzo. Mi vedono tutti ma faccio finta di essere invisibile.
Quale animale non domestico vorresti tenere in casa?
Vorrei un lama e un cavallo. Va bene pure un pony, sono una persona semplice.
Di cosa parli in ascensore?
Tento di stare zitta, poi mi prende l’ansia del dover comunicare e dico cose senza senso sull’economia mondiale e sulla politica. Tematiche facili da ascensore.
Che scusa trovi per non uscire?
Che ho mal ti testa. Una scusa che vale sempre, non solo con gli uomini.
Scarpe, ciabatte o piedi scalzi?
Ciabatte d’inverno, poi con il caldo finisco sempre per abbandonarle da qualche parte e per cercarle cammino scalza.
Quale accessorio per la casa non compreresti mai?
L’asse da stiro (e il succitato aspirapolvere). Stiro solo se minacciata di essere lasciata senza cibo.
Da quanto tempo non pulisci la cucina?
Da almeno 5 giorni. Ma dire che l’ho pulita è una parola grossa.
Casa nel caos e arrivano ospiti inattesi. Che fai?
Finta di niente. Caos? Quale caos? Questo è il mio ordine creativo…
La cucina è fatta solo per cucinare?
E per mangiare. Ma anche per leggere mentre mangio. Ricevere ospiti per mangiare insieme. Guardare la tv e mangiare. Scrivere. Tra un pasto e l’altro.
Cosa scriveresti sul citofono al posto del cognome?
“NON CITOFONARE! Grazie.”