Il caso Landi
Bruno Landi è stato Presidente della Regione Lazio dal 1983 al 1984 e dal 1987 al 1990. Amministratore delegato di Ecoambiente, gestore partecipato della discarica di Borgo Montello a Latina (sotto processo per disastro ambientale) e di Latinambiente, socio privato della partecipata che gestisce la raccolta dei rifiuti nel capoluogo pontino.
Il 9 gennaio del 2014 i militari del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, coordinati dalla Procura di Roma, lo hanno arrestato nell’ambito di una vasta indagine che ha scoperto il sistema illegale, secondo l’accusa, che ha gestito per anni il business dei rifiuti laziali.
Le accuse rivolte ai destinatari delle 7 ordinanze di custodia cautelare, tra cui Landi e Cerroni (proprietario di Malagrotta), sono di associazione per delinquere, traffico di rifiuti, frode in pubbliche forniture, truffa in danno di enti pubblici, falsità ideologica commessa da pubblici ufficiali in atti pubblici. Bruno Landi è accusato di essere al vertice dell’associazione per delinquere, “cerniera” tra il gruppo di Cerroni e le strutture politico-amministrative della Regione Lazio, capace di condizionare l’attività dei vari enti pubblici coinvolti nella gestione del ciclo dei rifiuti nel Lazio per consentire posizioni di dominio assoluto nel settore.
[Marco Omizzolo]