Domanda 01
Patrizia Santangeli risponde alla domanda: Perché il titolo Monte Inferno?
Quello che succede quando inizio un documentario è decidere il titolo, perché nel titolo c’è l’idea e perché dare un nome alle cose lo trovo importante. A volte passano mesi prima che trovi quello giusto, ma poi quel titolo diventa l’unico punto fermo nella creazione di tutto il resto, la sintesi estrema del progetto. Prima di Monte Inferno avevo pensato al titolo Around, una parola tonda che nelle mie intenzioni voleva rappresentare un’esplorazione in tondo della discarica, con un’attenzione a quello che succedeva intorno. Era una parola che avevo rubato a una fotografia di Mario Giacomelli vista durante una mostra (in basso la memoria di quell’occasione).
Poi, studiando da vicino la situazione della discarica e al disagio che mi dava, è arrivato Monte Inferno. “Monte” perché la spazzatura accumulata ha una presenza imponente che ha cambiato il paesaggio geografico e costretto chi vi abita nei paraggi a non poter vedere più un orizzonte, e qui non parlo solo di geografia, ma di progetti di vita. Inferno perché il disagio che provoca è molto forte e un quadro di Hieronymus Bosch, lo esprime molto bene. In un precedente post trovate un approfondimento sul quadro.