È un omaggio a tutti i concerti non suonati e agli spettatori inesistenti, ma anche alla sensibilità che ognuno conserva nel suo profondo quando fuori c’è il silenzio.
Amo i suoni anche quando sono scritti e con Concerto Infinito ho pensato a un inventario a partecipazione collettiva per raccogliere quelli amati che appartengono alla nostra vita o alla memoria. Un concerto silenzioso, dove, chi vuole, scrive un messaggio e racconta il suono che custodisce gelosamente. Per partecipare scrivere a patrizia.santangeli@gmail.com.
Le traduzioni sono di Francesca Povoledo fpovoledo@gmail.com
Grazie a Massimo Calabro.